LA SUA STORIA
Di solito, si fanno risalire le origini del vino in Italia ai tempi dell'Enotria tellus, intorno all'VIII secolo a.C., quando Enotrio fondò la prima colonia greca sulla sponda dell'Ionio. Da lì, la vite e il vino avrebbero preso "piede" in Calabria e in Sicilia e successivamente in tutta la Penisola. Tuttavia, è lecito supporre che ben prima di questo felice periodo le popolazioni degli Italici conoscessero già la vite, anche se non la coltivavano razionalmente. Difatti, lo testimoniano le foglie di vite calcificate ritrovate nella roccia di Bolca nel Veronese, risalenti all'Eocene Medio, così come quelle infisse nel travertino di San Vivaldo, in Toscana. Il "dio che si beve" per gli Etruschi si chiamava curiosamente Fuflus. Molto esperti nelle arti decorative, i Toschi o Raseni, ci hanno tramandato splendidi affreschi, dove la consumazione di prelibate vivande e di vini pregiati è assai ben documentata. La mitica bevanda veniva servita nelle pàtere, larghe tazze, dopo averla attinta dalle situle, secchielli per il buon vino prodotto nelle generose campagne della Toscana e del Lazio.
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